Come nasce un abito da sposa
Ma da dove nasce l’abito da sposa perfetto? E perché un capo haute couture riesce a stregarci ed emozionarci così tanto?
La nascita di un abito da sposa è il frutto di un vero e proprio percorso progettuale, artigianale ed emotivo. Il capo dei Vostri sogni nasce da una folgorante idea artistica che scaturisce da una lunga ed intensa ricerca ed osservazione di numerosi fattori (riviste, tessuti, libri, mostre d’arte, architettura, natura…). Rendere concreta un’idea è davvero difficile se non si è più che formati in materia poiché significa creare dal nulla un prodotto concreto, sofisticato e convincente. Creare un capo di alta moda è un impegnativo esercizio di creatività, tecnica e stile che combinati insieme danno vita ad un progetto, che si concretizza poi in un abito haute couture.
Unire dei materiali cucendo non è creare, ma soltanto assemblare dei tessuti. Sovente saper cucire non significa saper progettare un capo, cosa che prevede la conciliazione dell’idea iniziale con le numerose competenze sartoriali necessarie per concretizzare le diverse e impegnative fasi di lavoro. La differenza è sottile ma fondamentale, la ricerca è sinonimo di cura del taglio e dei dettagli e distinguono un abito che valorizza chi lo indossa, da uno che invece si limita a coprire semplicemente il corpo. L’idea e il figurino, devono sempre camminare a braccetto con la tecnica, la modellistica e lo sviluppo taglie. L’abito-fotocopia realizzato da una sarta generica sulla base di una copertina strappata da un rivista non potrà mai essere una creazione soddisfacente perché non permette a chi lo dovrà indossare di valorizzare la figura. L’Abito da sposa deve pertanto avere alcuni punti fermi: primi fra tutti l’originalità modellistica e un’eleganza implicita, indipendente dallo stile e dalla serie di elementi decorativi che lo distinguono da altri capi, ma legata all’alto livello di confezionamento e di pensiero progettuale.
Si parte dunque da un disegno, un bozzetto, che delinea le principali caratteristiche di un abito. Per rendere credibile un bozzetto è indispensabile pensare con attenzione alla sposa che dovrà identificarsi nel capo, conciliando in esso le proprie aspettative la propria storia e la propria personalità. Quando il bozzetto passa dalla fase stilistica a quella pratica entra in gioco l’innovazione e la tecnologia industriale, indispensabili per un prodotto di successo ed indubbia qualità. Grazie ad un moderno programma computerizzato di sviluppo taglie è possibile analizzare con precisione millimetrica il modello disegnato per rendersi conto di ciò che si può realmente realizzare e ciò che invece deve essere corretto o eliminato.
Successivamente il modello viene stampato su carta e montato sul manichino e decise le eventuali modifiche, viene poi realizzato in teletta. In questa fase il capo, cucito in un tessuto povero, viene effettivamente testato per avere una visione tridimensionale del modello, che verrà rimontato su manichino per ulteriori correzioni ed eliminazioni di eventuali difetti. Direttamente sulla teletta si provano eventuali drappeggi, realizzati in tessuto o con passamanerie ricamate, poichè questa tipologia di materiali deve essere plasmata sul corpo per meglio armonizzarsi alla figura. Successivamente viene tagliato il campione nel materiale in cui è stato progettato all’origine. II tessuto rappresenta una scelta fondamentale poichè deve valorizzare il taglio e dare corpo all’idea di base. Ricordo sempre con piacere, anche alle mie Spose in Atelier, che scegliere tessuti italiani in materiali nobili è indispensabile per la creazione di un capo di altissimo pregio e qualità, rispettoso della nostra storia e tradizione sartoriale ed etico nei confronti degli operatori impiegati nel settore tessile.
All’interno di una sartoria di alta moda le pezze dell’abito vengono ancora oggi tagliate manualmente e successivamente assemblate ed imbastite: corpetti, gonne e sottogonne si fondono in morbide sculture. Le rifiniture, come la cucitura dei pizzi o dei fiori, gli orli, i ricami, i vari drappeggi e le applicazioni vengono realizzate a aggiunte man mano che la lavorazione procede.
Nelle numerose fasi di questo affascinante percorso il campione viene provato e riprovato più volte sulla modella, per consentire alla stilista di procedere con eventuali ed ulteriori modifiche. Tutto ciò viene fatto scrupolosamente per ogni singolo abito della collezione.
A campionario terminato, l’intera collezione viene presentata ufficialmente ai buyers e alla stampa e la collezione può andare ufficialmente in produzione per arrivare all’interno dell’Atelier, dove finalmente potrà fondersi con le idee delle spose sognanti, naturalmente per su misura perfetto.
Autore: Cristina per Zankyou Magazine